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Un giorno Parise vede nella piazza sotto casa un bambino con in mano un sillabario. Gli si avvicina e legge: “L’erba è verde”. Sono anni politicizzati, in cui si fa spesso ricorso a parole “difficili”, e quella pagina limpida acquista il significato di un richiamo alla nudità della vita. Nasce così l’idea di una serie di racconti (o romanzi in miniatura o poesie in prosa), dedicati a sentimenti umani essenziali, che, disposti in ordine alfabetico (da Amore a Solitudine), compongano una sorta di dizionario.Goffredo Parise, Sillabari , 1984