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È un saggio che discute della mutazione di un Paese messo alle corde da processi di azzeramento culturale. Ilare e angosciato, Labranca fotografa il funerale del popolo e la nascita del neoproletariato, che mangia sushi, fa la spesa nei discount, e rappresenta la «nuova classe trasversale subentrata al proletariato di marxiana memoria». Adora il Fitness, il Fashion, la Fiction, segue l’Eleghanzia, non l’intellighenzia (dio scampi) e vivacchia in attesa di realizzare il sogno di essere traghettato nel mondo di «Eva Tremila». Costantino docet.Sociologico.Tommaso Labranca , Neoproletariato , 2002