lunedì 5 maggio 2008

Le mosche del capitale

«Bruciato sulla sedia elettrica del nostro secolo, il pathos romanzesco dell'avventura bancaria o industriale (che fu del tardo verismo europeo e americano fin verso gli anni venti) non più di avventura oggi tratta ma di un parapiglia di mostriciattoli, mosche di un capitale che rumina se stesso, sempre più distruttivo che creativo e bisognoso, per sopravvivere, di una società feroce» (Franco Fortini). Allora si prendevano molto sul serio, oggi, boh.
Tosto.
Paolo Volponi , Le mosche del capitale , 1989