mercoledì 7 maggio 2008

La pelle

«L'opera di questo scrittore, nata per il successo, l'affermazione personale, lo scandalo, è morta con lui» (Elio Gioanola). Dannunziano, imperialista, superomistico, sfrenato, carrierista, dandy, fascista, scrittore splatter avant la lettre, Malaparte nella Pelle esibisce l'orrido, l'osceno, il sadico in forme che la nostra timida letteratura ha sempre evitato. Interessante per capire chi siamo noi italiani, appena sentiamo aria di casino.
Arcitaliano.
Curzio Malaparte, La pelle, 1949