mercoledì 7 maggio 2008

Con gli occhi chiusi

Da qualche anno, soprattutto per merito di critici come Luigi Baldacci e Pier Vincenzo Mengaldo, che lo hanno collocato nel gotha degli scrittori del '900, Federigo Tozzi è ristampato, letto, apprezzato. Toscano fino al midollo, intimamente tragico e ultimativo, Tozzi si rivela poco italiano anche in questo romanzo, nel quale racconta di un'adolescenza largamente autobiografica, dei primi dolorosi incontri con la realtà e con l'amore, di una ragazza chiamata Ghisola...
Riscoperta.
Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1918