lunedì 5 maggio 2008

Il business del pensiero

Dal Lago (sociologo che bazzica - e bene - la filosofia) ce l'ha su con la moda del philosophical counseling, cioè della Consulenza Filosofica (CF). "In pratica": uno ha dei problemi e invece che dallo psicologo o dal medico va da un filosofo (sempre a pagamento, s'intende). Se la CF si propone «come una psicoterapia alternativa, il fallimento è assicurato, visto che la psicoterapia è ormai, da oltre un secolo, felicemente innestata nei meccanismi di adeguamento sociale dell'individuo. Se, invece, si propone come modalità spicciola di analisi delle difficoltà esistenziali di ogni individuo, anche qui si pongono evidenti contraddizioni e difficoltà» (G. Giachery). Soprattutto perché la CF non intacca i presupposti, molto ma moolto materiali, che provocano le magagne dei piccolo borghesi un po' sfigati che sarebbero poi i clienti ideali della CF (per dire, se uno ha i soldi e la morosa di Briatore, magari si consola della sua heideggeriana Geworfenheit). Dal Lago per fare chiarezza preferisce tornare a Foucault e a Marx, che è sempre meglio di niente.
Foucaultiano.
Alessandro Dal Lago,
Il business del pensiero, 2007