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Scarpa è uno dei capiscuola del pulp italiano, ma poi tanto pulp non è: intanto il pulp è passato di moda, e lui in fondo è un professore, allievo di Berardinelli e allenato nella filologia. Però il veneziano Scarpa è un po' strambo e ossessionato dal corpo (soprattutto, pensa un po', delle ragazze) e così in Corpo «una scatenata immaginazione metaforica, metonimica, simbolica, guarda le parti del corpo con lo stesso stupore che potrebbe avere un bambino al vedere un corpo nudo» (R. Caracci).
Corporale.
Tiziano Scarpa, Corpo, 2004