Due serate e due grandi musicisti in prima serata, chez Fazio. Ma anche, fatti salvi gli enormi meriti artistici, due persone.
La prima, Morricone, è avvinghiata su se stesso, parla sempre di sé, anche quando Fazio gli chiede se ha mai invidiato una musica scritta da altri. Risponde partendo per la tangente, il pugno di dollari, l'America eccetera. Eppure Morricone deve molto a Sergio Endrigo.
Il giorno dopo Accardo. Mente apertissima, parla di tutto - anche calcio, conservatori e orchestra Rai - con garbo ma senza risparmiare nulla. Musica come educazione all'interiorità, i bambini, tutto. Alla domanda quale disco regalerebbe risponde: I notturni di Chopin suonati da Pollini. Che differenza.
P.S. Sono entrato dal caporedattore e gli ho chiesto se aveva visto la trasmissione (e sì che lui va a tutti i concerti di Morricone, gratis e con tutto il parentado, in cambio di servizi e pezzi di promozione), stava giocando al computer a battaglia navale. Ha detto no con la testa.
Il giorno dopo Accardo. Mente apertissima, parla di tutto - anche calcio, conservatori e orchestra Rai - con garbo ma senza risparmiare nulla. Musica come educazione all'interiorità, i bambini, tutto. Alla domanda quale disco regalerebbe risponde: I notturni di Chopin suonati da Pollini. Che differenza.
P.S. Sono entrato dal caporedattore e gli ho chiesto se aveva visto la trasmissione (e sì che lui va a tutti i concerti di Morricone, gratis e con tutto il parentado, in cambio di servizi e pezzi di promozione), stava giocando al computer a battaglia navale. Ha detto no con la testa.