«Strano per un critico, ma io non amo leggere; non amo i libri, anche se mi considero uno scrittore-lettore... Non è detto che gli scrittori-lettori siano proprio coloro che conoscono il piacere della lettura. Al contrario. Leggere è sentirsi posseduti; essere assaliti da un raptus e invasi da un démone, al punto che a volte penso che ficcare il naso in un libro sia un’operazione contro natura» (C. Garboli). Sì, però l’aveva già detto Leopardi.