martedì 6 maggio 2008

Cent'anni di psicanalisi e il mondo va sempre peggio

Jean Baudrillard si chiedeva: «Gombrowicz, Nabokov, Svevo, Schnitzler, Canetti. Come può succedere che i più grandi siano più o meno tutti violentemente ostili alla psicanalisi? E in fondo, verso la fine, anche lo stesso Freud?». Ina Coolbirth si stupiva che l'amico Dill andasse da uno psicoanalista: «gli uomini come lui non possono farsi analizzare perché sono convinti che non esista altro uomo alla loro altezza» (Truman Capote, La Côte Basque). Hillman è psicoanalista (junghiano) e non la pensa molto diversamente.
Coraggioso.
James Hillman-Michael Ventura, Cent'anni di psicanalisi e il mondo va sempre peggio, 1993