lunedì 5 maggio 2008

Opere scelte di Meneghello

Le varie appendici di Libera nos a Malo, cioè Bau-sète, Pomo pero, Maredè Maredè, Leda e la schioppa, ecc., tornano ai temi, carissimi a Meneghello, del linguaggio e della autenticità infantile; lui in fondo è un professore universitario che scriveva: «Ogni tanto in Pavese si leggono delle scemenze vere e proprie. “Il desiderio schianta e brucia, come la serpe, come il vento”. Non parliamo poi del pezzo che comincia “Elena Tintaride” (sic). È D’Annunzio, più Gozzano, più scemenze. Sentendo parlare la mia assistente lombarda si capisce Pavese, sono le stesse scemenze. Si illuminano a vicenda».
Impertinente.
Luigi Meneghello, Opere scelte, a cura di G. Lepschy, 2006